Abstract:
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Il Risorgimento nello specchio narrativo di due autori “fuori squadro”: Luciano Bianciardi e Anna Banti, Grandi scrittori, diversi per ambiente e scelte di vita, di discontinua fortuna letteraria, scrivono entrambi, - con accenti che meritano di essere messi a confronto per temi, scrittura, punto di vista- le memorie “autobiografiche” di patrioti risorgimentali, dietro le quali si coglie una lettura del presente e del rapporto tra illusioni e realtà. Attraverso le riflessioni dei rispettivi protagonisti sul loro posto nella Storia, i due autori si interrogano sulla funzione della scrittura. Ma forse va spiegato l’accostamento, insolito e costruito, forse in modo eclettico sulla convergenza dei contenuti con il tema del Risorgimento: periodo ancora controverso, in cui le storiografie raggiungono interpretazioni opposte. Fu un bene per l’Italia? Si fece davvero l’Italia? E quale Italia sarebbe uscita da un processo unitario policentrico, federalista o, come qualcuno azzarda, promosso dai Borboni del regno di Napoli, quindi alimentato dal sud? |